Riposarsi tra le vigne

È il sogno di molti stranieri la vacanza in un casolare della campagna italiana, a nutrirsi di silenzio, paesaggi bucolici, buona tavola e ottimi vini. Se per molto tempo lo scenario ideale di questo sogno sono state soprattutto le regioni della Toscana e dell’Umbria, in tempi più recenti l’attenzione dei turisti è stata conquistata anche dalle colline piemontesi e dai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, iscritti dal 2014 alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco come paesaggio culturale. È in questi territori costellati di vigneti che gli svizzeri Mathis Sandie Corinne e Reutlinger Christof hanno scelto di trasformare la casa oggi di loro proprietà in una residenza per vacanze in grado di accogliere circa 24 persone. Localizzata su un’altura, Villa Loreto offre un panorama a 360° che permette di ammirare le colline, la catena delle Alpi e il vicino castello di Costigliole d’Asti.
Il complesso, composto da una villa su tre piani e da un fabbricato originariamente destinato a fienile con sottostante stalla e magazzino agricolo, presenta caratteristiche costruttive tipiche della tradizione architettonica locale: muratura portante intonacata, pavimentazioni in cotto o in legno, dettagli costruttivi in pietra di Luserna e ferro, copertura in coppi e tetto in legno con travi a vista. Caratteristiche rispettate dal progetto di ristrutturazione conservativa affidato all’architetto Luigi Duretto, che ha riguardato i due fabbricati e il verde circostante in cui sono state realizzate aree attrezzate e due piscine con vista panoramica.
I 400 metri quadri della villa, che possono oggi accogliere fino a 12 persone, si sviluppano su tre piani di 3,70 metri l’uno collegati da una scala centrale in pietra. Il piano terreno è organizzato come zona giorno e ospita un ampio soggiorno, una sala da pranzo, una cucina e delle terrazze, mentre i due piani superiori ospitano entrambi due camere doppie con bagno privato. All’interno del secondo fabbricato sono state invece realizzate due residenze, Cascina Loreto «Vigne» e Cascina Loreto «Castello», organizzate su due livelli con la zona soggiorno-cucina al piano terreno, ciascuna di 95 metri quadri e in grado di ospitare sino a 6 persone.
Al fine di mantenere il carattere originario degli edifici sono state adottate tecniche e materiali locali, sia restaurando l’esistente laddove possibile, sia utilizzando nuovi materiali in grado di rievocare il passato ma di offrire al tempo stesso prestazioni contemporanee. Per le due residenze ricavate nel fienile l’importante scelta progettuale delle pavimentazioni ha previsto l’utilizzo di piastrelle in gres porcellanato della collezione Old Wood di Ceramica Fioranese, ispirate a essenze naturali di legni esistenti e caratterizzate da una superficie secca e leggermente ruvida al tatto, optando per un colore beige e un pattern «invecchiato» in grado di riprodurre l’effetto delle assi grezze dei fienili. L’atmosfera calda e informale delle case di campagna è stata ricreata anche nei bagni, dove si è scelto di evidenziare e proteggere la zona umida della doccia con piccole piastrelle colorate in gres porcellanato che riprendono i motivi e la matericità delle Cementine di inizio secolo, rivisitate con tecniche grafiche e pittoriche contemporanee: nove pattern decorativi quadrati firmati dalla designer Silvia Stanzani permettono infinite composizioni evocando una diversità e un’irregolarità di sapore artigianale. In entrambi i casi, si tratta di piastrelle realizzate con materiale riciclato fino al 40% e ottenute anche con il recupero delle acque e dei materiali di scarto del ciclo produttivo, in linea con la filosofia di risparmio energetico perseguita dal progetto, che ha previsto l’installazione di pannelli fotovoltaici, pompe di calore e il recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione.