Progetti
Nuovo paesaggio industriale
Maria Giulia Zunino
Marcela Veronica Grassi
Nicola Tommaso Bettini, Giuseppe Falchetti
FLORIM
2014
Guardare avanti con fiducia e impegno sono alla base della storia di MTA, azienda leader nella produzione di componenti elettronici ed elettromeccanici per il mercato Automotive, Off Highway e Race. Fiducia e impegno sono testimoniati dalla reazione ai danni del terremoto: il lavoro non si è mai interrotto e solo due anni dopo si è inaugurata la nuova struttura produttiva di Rolo. Fiducia e impegno sono trasmessi dall’architettura di Nicola Tommaso Bettini con Giuseppe Falchetti.
Trasparenza e armonia, stabilità e autonomia, organizzazione e interazione connotano questa micro urbanizzazione, capace di generare nuove relazioni sia tra le persone sia tra i flussi di lavoro. I volumi puri e squadrati, tra loro indipendenti ma più o meno ravvicinati (fino a toccarsi), definiscono un percorso fluido e un nuovo skyline reso dinamico dal variare delle proporzioni e delle altezze. Sono parallelepipedi differenti tra loro ma parti integranti di una stessa unità progettuale: perfettamente chiuse da facciate di alluminio le grandi “scatole” per le attività di produzione e magazzinaggio; completamente permeabile alla luce il blocco degli uffici direzionali su due livelli, tagliato in profondità dalla corte con il giardino d’inverno; più bassi ma vetrati il volume dei servizi e quello tecnico.
Strutturalmente gli edifici sono concepiti non solo per resistere a eventuali nuove scosse, ma anche per liberare la connessione visiva fra gli spazi: i pilastri imbullonati ai telai in acciaio degli edifici vetrati e le lunghe travi reticolari in acciaio su montanti incastrati al piede di quelli chiusi permettono di liberare grandi superfici.
All’interno, tutto è reso fluido dalla pavimentazione ceramica, formata con le piastrelle della collezione “Architech”, ecologica e riciclata – ecologica e riciclata – nel grande formato e nel colore grigio che riprende la tonalità dei pannelli marcapiano. La scelta di Floor Gres si inserisce con coerenza in questa attitudine progettuale consapevole, finalizzata non solo all’utilizzo del complesso industriale ma anche alla sua dismissione. L’architettura infatti è totalmente riciclabile: l’intera costruzione si basa su sistemi a secco ed è facilmente smontabile; i materiali sono riciclabili, durevoli, ottenuti da materie prime rigenerabili, prodotti con processi sicuri e sostenibili che richiedono il minor utilizzo di energia non rigenerabile, salubri e sicuri.
La grande coscienza ambientale – il complesso è anche autonomo energeticamente grazie ai pannelli fotovoltaici; il vasto giardino piantumato che mitiga l’impatto ambientale del costruito riutilizza il materiale di scavo – convive con la ricerca estetica.
La profondità dei telai in alluminio e il trattamento dei vetri rafforzano o dissimulano i volumi che durante la giornata offrono un gioco mutevole di luci, ombre e riflessi del paesaggio naturale e costruito.
Floor Gres, Architech
grès porcellanato
60x120 cm
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): < 0,1 %
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UA, ULA, UHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): < 150 mm3
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): > 40 N/mm2 - > 1700 N
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10 (naturale) R11 (bocciardata)
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
ECOLABEL
LEED
NF UPEC