Progetti
La metropolitana del futuro
Livio Salvadori
Alessandra Dosselli
Crew Cremonesi Workshop
COTTO D'ESTE
2013
Inaugurata e aperta all’esercizio nel marzo 2013, la metropolitana di Brescia è una linea leggera che collega i quartieri nord della città a quelli della zona sud-est, passando per il centro storico.
Le stazioni sono diciassette, di cui tredici completamente interrate; tra queste, sei sono riconducibili alla tipologia di “stazione profonda” e quattro alla tipologia di “semi-interrata” o “cut & cover”; due stazioni sono a raso e due in viadotto. Progettate dallo studio CREW – CREmonesi Workshop, sono ampi luoghi aperti, senza piani intermedi, con l’illuminazione naturale garantita da grandi lucernari calibrati rispetto agli ingressi dall’esterno, che, disegnando lo spazio di superficie, conducono la luce in banchina anche a venti metri di profondità.
Sintetizzare le esigenze funzionali ed estetiche dell’architettura della stazione profonda, senza però tralasciare la ricerca di soluzioni che fossero anche “belle” e facessero emergere valori quali l’affidabilità, la tranquillità, l’ordine e la chiarezza, è stato uno dei punti focali del progetto, con l’obiettivo di superare i problemi tipici e tristemente reali di questi luoghi solitamente associati all’immagine del degrado e dell’abbandono.
“Nel progettare le stazioni – afferma l’ing. Lamberto Cremonesi – abbiamo sempre avuto ben chiaro il concetto di livability, una qualità preminente dell’architettura, che non ha un termine equivalente nella lingua italiana. Livability infatti è l’abitabilità nel senso comprensivo, materiale, psicologico e spirituale della parola. Consapevoli della capacità di un ambiente bello di modificare in positivo lo stato d’animo di chi lo vive, abbiamo pensato a spazi gradevoli, con materiali chiari e luminosi, in cui la meta da raggiungere potesse essere immediatamente evidente”.
L’obiettivo del comfort ambientale è stato raggiunto dai progettisti di CREW ricercando con grande cura la coesione tra tutte le componenti tecniche e di completamento necessarie al funzionamento della struttura, quali gli impianti di collegamento verticale, gli elementi di protezione trasparenti, i pannelli di rivestimento delle parti ispezionabili, le porte di sicurezza, cercando di perseguire una coerenza funzionale ed estetica con l’individuazione di un carattere costante e regolare, sia per quel che riguarda l’interno delle stazioni, che per il loro emergere in superficie: l’armonia della concezione spaziale; l’unificazione dei volumi; la chiarezza dei percorsi; la luce in banchina; la congruenza estetica e la manutenibilità delle finiture.
Per il rivestimento delle facciate interne, eseguite con la tecnica della parete ventilata, sono state utilizzate delle speciali lastre in grès porcellanato spessorato 14 mm di Cotto d’Este, realizzate con un processo produttivo unico: pressato tre volte, cotto a 1230° per oltre 90 minuti, questo materiale ceramico presenta caratteristiche tecnico-prestazionali eccezionali, con un’eccellente resistenza all’usura superficiale, al carico di rottura e agli sbalzi di temperatura, a cui si associano notevoli proprietà estetiche.
Appositamente studiato e fabbricato per soddisfare le specifiche richieste dal progetto, sia a livello dimensionale che materico-cromatico, il prodotto, utilizzato per 16.000 mq, si connota per la particolare struttura superficiale a pelle di pesca, di tonalità grigio chiaro, un colore luminoso e uniforme che concorre in modo determinante alla qualità ambientale dello spazio.
Cotto d'Este, spessorato 14 mm
grès porcellanato
75,5x175,7 cm
Grigio
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): <0,05%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): ULA-UHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): <134 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
LEED
EMAS
ISO 14001