Coerente e sostenibile

Razionalità, funzionalità, flessibilità, capacità di assecondare il mutare delle esigenze produttive sono alcune delle invariabili esigenziali imprescindibili per ogni serio progetto di edilizia industriale. Progetto che si trasforma in architettura nel momento in cui la qualità dei contenuti formali riesce a essere tale da trasformare lo spazio di lavoro in manifesto del lavoro stesso.
L’Headquarter di Cedacri Group, società leader nel campo dei servizi di outsourcing per le istituzioni finanziarie, sorge su un ordinato lotto alle porte di Collecchio, sul quale, il progetto elaborato dall’architetto Andrea Mambriani in collaborazione con l’architetto Laura Barbieri, lo collocano a presidiare con un corpo a L i fronti nord e ovest, mentre, con vertice sul confine sud est, sorge il fabbricato a pianta rettangolare, destinato all’attività produttiva.
Il nuovo insediamento dialoga con l’ambiente e ne riassume l’ambivalenza. I prospetti rivolti a nord e al paesaggio antropizzato della città sono stati concepiti per tradurre in chiave contemporanea la tradizione dell’architettura padana, fatta di spessi muri e pieni che prevalgono sui vuoti, ma anche per contenere le dispersioni termiche adottando un sistema di facciata ventilata particolarmente performante, con un generoso strato di isolamento e rivestimento esterno in lastre di gres porcellanato (Casalgrande Padana, Granitogres serie Architecture e Pietre Native, serie Pietre Etrusche). Come sottolinea l’architetto Mambriani: “Cercavo superfici che parlassero in modo originale il linguaggio della terra, della pietra e dei mattoni. Ho trovato in Casalgrande Padana un interlocutore sensibile, capace di coniugare nei suoi prodotti le declinazioni della tradizione con la qualità dell’innovazione tecnologica”.
Verso sud invece, l’edificio direzionale diventa trasparente e si apre al paesaggio naturale delle colline circostanti, attraverso un involucro a doppia pelle, composto internamente da un sistema di facciata con vetrate isolanti e telai in alluminio a taglio termico ed esternamente da pannelli schermanti in maglia di rame, capaci di abbattere l’irraggiamento solare del 37%. Nell’intercapedine tra facciata e pannelli schermanti, trovano spazio le passerelle grigliate per la manutenzione, che svolgono anche il ruolo di frangisole orizzontali. Circa 600 mq di copertura è inoltre attrezzata con pannelli solari fotovoltaici.
Anche l’edificio produttivo parla di efficienza energetica e sostenibilità. Per il rivestimento di tutte le facciate è stato impiegato il legno di larice, che nel tempo va assumendo l’elegante colorazione naturale grigio brillante, mentre la copertura è a tetto verde, al fine di coniugare le prestazioni di isolamento e inerzia termica a una elevata qualità ambientale, consentendone l’uso anche per attività ludiche. In questo senso gli stessi lucernari piramidali che svettano in copertura sono stati interpretati come elementi scultorei e qualificanti del paesaggio, attraverso il loro trattamento con vernici nei colori primari.