Sostenibilità e tradizione

In questo primo scorcio di XXI secolo il mondo del progetto è orientato al superamento della modernità densa e concreta del Novecento. L’architettura più avanzata e visionaria tende alla formazione di un paesaggio diffuso nel sistema delle reti attraverso lo spazio urbano in cui veicolare servizi e informazioni nei punti nodali della metropoli. Il paesaggio urbano è sempre più un’area dove l’architettura sembra aver perso la sua connotazione figurativa, divenendo un sistema di nodi mutevoli nel tempo e nello spazio. Molti edifici sono composti da strutture modulari racchiuse in involucri facilmente sostituibili per necessità funzionali o per adeguamento all’immaginario del momento. Tutto ciò avviene soprattutto nelle grandi metropoli, là dove la città non è più tale e sempre più simile a un agglomerato diffuso senza più un centro e una periferia. Diversa è invece la condizione dei medi e piccoli centri urbani, in cui la struttura della città storica è ancora connotata da zone differenziate, con un’architettura caratterizzata da forme e materiali legati alla cultura e alla storia del luogo.
La nuova sede CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) è un esempio eclatante di opera fortemente legata al suo territorio, sia nella composizione formale sia nell’impiego dei materiali, ma nello stesso tempo aggiornata come edificio in grado di funzionare con ridotti consumi energetici.
Il progetto CNA è declinato in due direttrici principali: da un lato il rispetto delle normative di sostenibilità ambientale con criteri di bioedilizia di ultima generazione; sul piano strettamente compositivo, il progetto rivela una particolare attenzione alle tradizioni locali.
Alla base di un buon progetto di bioedilizia c’è il giusto orientamento del complesso, in questo caso puntato verso sud, ovvero in favore dell’irraggiamento durante l’inverno in grado di riscaldare l’edificio nei mesi più freddi; naturalmente prevedendo anche una efficace schermatura all’irraggiamento durante il periodo estivo. Oltre a particolari schermi fissi e mobili e pensiline fotovoltaiche (a doppia funzione: schermatura e produzione di energia elettrica), nell’area di parcheggio sono state piantumati alberi con una particolare fogliazione destinata alla protezione dall’irraggiamento solare e contemporaneamente favorire il movimento delle correnti d’aria.
Il complesso CNA sorge all’inizio del nuovo quartiere, dove era presente l’area ex Neri. La particolare configurazione allusiva allo scafo di una grande nave con la prua puntata verso il centro della città è il segno simbolico di un nuovo brano di città in divenire.
Gli spazi interni ampi e luminosi sono stati realizzati impiegando materiali ceramici in grado di sostenere un intenso traffico attraverso il grès porcellanato Caesar, nelle versioni in lastre di grande formato 30×120 cm e 60×120 cm con colorazioni vivaci e di tendenza: per i pavimenti sono stati scelti i prodotti Cashmere, Beauty, Platinum e Jewel (beige, giallo, grigio e bianco) della collezione Glam.