Progetti
Sacro e profano fusion
Carlo Paganelli
Davide Bergna
FIORDO
2006
Da una parte la chiesetta risalente alla prima metà del Seicento, dedicata alla Madonna del Ghisallo (secondo un’antica leggenda il nome deriva da un tale Ghisallo che, in epoca medievale, in quel luogo fu assalito dai briganti e fece voto alla Madonna di costruire una chiesa se fosse scampato), dall’altra il Museo del Ciclismo con la sua prorompente modernità.
Inserite in un anfiteatro panoramico di grande bellezza, le due costruzioni rivelano un diverso rapporto con l’intorno attraverso due diverse concezioni: la chiesa poco più grande di un oratorio, il Museo invece pensato come atto poetico, un omaggio al paesaggio naturale; la forma “espansa” nel contesto e la sezione ondivaga della copertura vanno decodificate come un frammento di skyline alpino spalmato nel sito.
Alla ricerca di un nuovo racconto fra costruito e paesaggio, l’architetto Davide Bergna ha scelto il linguaggio della complessità planimetrica, della riconfigurazione di un genius loci rinnovato ma senza distruggere il precedente attraverso uno sviluppo tridimensionale suggerito dal sito. Si tratta di un vero e proprio intervento fra scienza del costruire e tensione visionaria del linguaggio operato con la manipolazione dei volumi architettonici, con la vitalità segnica delle curve di livello.
Curve e controcurve, superfici concave contrapposte a superfici convesse sono funzionali alla definizione degli spazi interni, ma anche ad assicurare la penetrazione della luce zenitale che illumina l’ambiente espositivo. Ampie finestrature inquadrano gli spazi interni proiettando all’esterno l’area specificatamente museale e gli spazi del Santuario sono organizzati come un insieme organico senza interruzioni, caratterizzato da percorsi fluidi (pavimentati con l’articolo Sky della serie Color Concrete di Fiordo Industrie Ceramiche, divisione di Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A.) insinuati tra ambito cognitivo e spazio sacro.
Il concept progettuale ha il suo focus nell’articolato sistema espositivo in grado di prevedere l’integrazione tra diverse tipologie: un’area destinata a cimeli storici, immagini fotografiche, indumenti, biciclette da competizione appartenute a famosi campioni e contemporaneamente offrire importanti esempi dell’evoluzione tecnologica del ciclismo agonistico fruibile attraverso strumenti multimediali in grado di creare intrattenimento e informazione. Una sezione accessoria al Museo è presente immediatamente sotto il piano espositivo, a quota meno 12, dove la particolare disposizione dei pilotis forma una zona porticata orientata verso valle là dove il lago esalta la qualità paesaggistica. All’interno, gli spazi destinati alla biblioteca offrono anche un uso polivalente in cui si alternano mostre a tema, convegni e quant’altro relativo al mondo del ciclismo. Se le ore diurne sono destinate a far vivere il Museo nelle sue funzioni culturali, l’illuminazione interna attiva nelle ore notturne trasforma l’involucro architettonico in una sorta di lanterna magica che proietta storie e personaggi sulle dune rocciose della montagna.
Fiordo, Serie Color Concrete e Ocean
grès porcellanato
60x60 cm
Sky
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): E < 0,08%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): GLA, GHA RESISTENTE
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): RESISTENTE
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R 10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
ECOLABEL
NF UPEC