Integrato alla natura

La bella costruzione curva del POLINS, Polo per l’Innovazione Strategica, partecipato dalla città di Venezia con l’Università Ca’ Foscari e progettato dall’architetto Marco Acerbis, è tra i primi edifici in Italia ad essere certificati classe A + , secondo il protocollo di CasaClima.
Per ottene ciò ha perseguito l’unione di due fenomeni solo apprentemente contrapposti: tradizione e innovazione. Per secoli infatti gli esseri umani, in ogni latitudine, hanno costruito le architetture cercando di trovare una relazione armonica con l’ambiente circostante: luce e calore, ombra e sicurezza, acqua e materiali, isolamento e manutenzione. Anche l’edificio più semplice era pensato per valorizzare al meglio il pendio di un terreno o la vicinanza con un bosco, studiato per servirsi dei materiali disponibili in loco a costo contenuto, fossero essi legnami, pietre o bambù, realizzato per contrastare un clima nevoso, umido o arido.
Conoscere il passato per progettare il futuro. Questo dovrebbe essere l’assioma di ogni buon progettista o buon imprenditore o amministratore della cosa pubblica. Ma il rispetto della tradizione deve dialogare con le proposte dell’innovazione, sia tecnologica che comportamentale. Nel POLINS i due mondi si incontrano: l’edificio si appoggia alla natura, si ripara dal freddo sul lato Nord facendosi scudo con il terreno e usa questo contrafforte naturale per scaricare la spinta degli archi portanti. Al tempo stesso utilizza le più avanzate tecniche costruttive, i materiali ecostenibili e le fonti di energia rinnovabili per raggiungere l’obiettivo di una coesistenza sostenibile e durevole con l’ambiente circostante.
Dice il giovane architetto Acerbis, allievo di Norman Foster: ” Il progetto è scaturito dalla volontà di tutti gli enti coinvolti di realizzare un edificio che fosse anche un piccolo manifesto dell’architettura sostenibile. La punta avanzata di un progetto pubblico che si pone l’ambizioso obiettivo di certificare il building in Classe A +”, ovvero un edificio efficiente dal punto di vista energetico (classe A) ed ecosostenibile in relazione ai materiali con cui è costruito (A +)”.
Si tratta di un progetto piccolo ma importante, sia per il contesto che per le finalità di ricerca avanzata con cui nasce. Il Polo per l’Innovazione Strategica è infatti nato a Portogruaro, all’interno di Eastgate Park, parco integrato logistico industriale e artigianale del Nord-Est. Inaugurato ufficialmente il 2 ottobre 2010, il polo è da subito diventato il luogo di incontro fra imprese manifatturiere, università e mondo delle professioni, ciascuno dei quali mette in condivisione parte del suo sapere in modo da intercettare scenari e business futuri, come ad esempio l’emergente e intricato mercato indiano.
L’architetto ha voluto una facciata ventilata che proteggesse dalla pioggia e dal vento ed ha deciso di lavorare con Marazzi, che ha fornito sia il sistema di facciata ventilata sia il prodotto ceramico di rivestimento. Marco Acerbis ha scelto il gres cristallizzato SistemA nel colore nero per le facciate est -ovest, dove per assecondare l’ampia curva è stata costruita una grande dima e i manufatti ceramici sono stati studiati e tagliati su misura.
L’orientamento di buon senso, con fronte sud trasparente ma dotato di umbratile tetto sporgente rivestito di pannelli fotovoltaici, e l’illuminazione naturale, anche zenitale, integrano la gestione sostenibile dell’energia.