Progetti

Locanda Liuzzi - Cattolica (RN)

Uno chef/designer nella Locanda Liuzzi

A Cattolica un ristoratore eclettico e ribelle cucina divertendosi in un ristorante dagli arredi insoliti
Autore
Santino Limonta
Superfici
KEOPE
Anno di realizzazione
2009

L’Italia, terra dalle infinite specialità, registra variazioni significative nei sapori e nella preparazione dei cibi spostandosi sul territorio anche di soli pochi chilometri. Ma quando il confronto è fra Canosa di Puglia e Cattolica dove approda un pugliese eclettico, cosa succede? Lui è Raffaele Liuzzi, proprietario e (dai critici) discusso chef della omonima locanda sita al termine della centralissima Via Fiume, a due passi dal mare. Liuzzi si ama o si evita (parliamo dello chef naturalmente non della persona, solare e squisita come i pugliesi sanno essere). Non esistono mezze misure. Basta leggere le recensioni degli inviati delle guide enogastronomiche per sincerarsene. La passione per i fornelli arriva dall’infanzia. A Cattolica, ormai naturalizzatosi, apre nel 2001 la locanda che porta il suo nome. L’impronta è quella personale e lo è anche la battaglia che da quel momento inizia ribellandosi ai comportamenti codificati nella gestione di un ristorante. Liuzzi in cucina inventa e si diverte fondendo sapori romagnoli con quelli della sua terra d’origine. Ma vuol far divertire anche l’ospite, con cui interagisce e a volte discute la preparazione dei piatti ordinati. Plasma la locanda sulla propria immagine apportandovi continui piccoli miglioramenti. Poi, lo scorso anno, la decisione di affrontare il rifacimento radicale delle strutture interne alquanto invecchiate. Compito per un professionista? No. Liuzzi fa tutto da solo “semplicemente trasferendo nei lavori la creatività normalmente espressa in cucina. Il segreto sta nel sapere cosa si vuole ottenere”. Chef e architetto quindi? E’ vero che oggi food e design vanno a braccetto e che ciascuno esprime in modi diversi la propria creatività. Ma il “design” (inteso in senso lato) di questa locanda è davvero particolare perché anche sotto questo profilo Liuzzi provoca e non si cura di chi arriccia il naso. Può succedere in effetti di rimanere vagamente perplessi di fronte allo zucchero nell’incensiera o ai tendaggi realizzati con forchette e cucchiai o ai portalampade rosso fuoco ottenuti da piattini e tazzine da caffè rovesciati e ai piatti decorati con schizzi color liquirizia, il tutto personalmente “cucinato” dallo chef. Ma bisogna anche sottolineare che il risultato estetico complessivo è gradevole, in linea con il locale raffinato ma semplice, per tutti, che Liuzzi si era proposto di ottenere. Un obiettivo raggiunto anche grazie alla corretta scelta dei materiali ceramici utilizzati per pavimentazioni e rivestimenti. Nella sala, comprese le colonne, e nei bagni sono state posate lastre in grès porcellanato collezione Kover di Ceramiche Keope nel colore unico Sugar che si integra perfettamente con i colori soft degli arredi e delle finiture. L’atmosfera che ne deriva è di calda e rilassante uniformità. Lo spessore estremamente sottile (4,8 mm) di queste lastre ne ha consentito la posa sopra il pavimento preesistente, riducendo tempi e costi della ristrutturazione ed evitando demolizioni invasive.

Piastrelle
Ceramiche Keope, serie Kover
Tipologia
grès porcellanato
Formati
60x60 cm
Colori
Sugar
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): <= 0,5
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): <=175 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): >= 35 N/ mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
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