Progetti
Un’abitazione in verticale
Laura Maggi
Piero Polato (Piustudi)
REFIN
Ceramica Flaminia
2008
Una porzione di casa alta e stretta, con la venerabile età di oltre un secolo, situata nel centro storico di Arcugnano, un paese del Vicentino, adagiato su un territorio collinare del comprensorio dei Colli Berici. Al suo interno, tre ambienti di soli 23 metri quadrati ciascuno, collocati in rapida successione verticale e suddivisi da due solai lignei. Nessuna presenza di impianto elettrico o di sanitari. Questo il punto di partenza dell’intervento dell’architetto Piero Polato dello strudio Piustudi di Vicenza: una sfida per trasformare un’ex casa contadina, chiusa in un caseggiato più esteso e diventata quasi impraticabile, in un’abitazione di taglio contemporaneo, pur nel rispetto delle preesistenze e senza tradire lo spirito del luogo. Un progetto pensato sul campo che “ha voluto creare dei contrasti tra ciò che aveva un’impronta storica ben definita e ciò che è stato inserito di nuovo” – come sottolinea l’autore della ristrutturazione – “anche grazie all’uso di materiali decisamente contemporanei che permettono una lettura chiara degli interventi sostenuti dall’edificio”. Nello specifico, sono state inserite delle nuove travature metalliche e una scala in calcestruzzo che è andata a sostituire la logora e imprevia scala di legno di raccordo tra i vari livelli. Il desiderio era di mantenere l’impronta della tipica casa contadina di fine Ottocento dai vecchi muri in pietra adattandola alle esigenze attuali: al piano terra è stata quindi inserita la zona con cucina a vista e pranzo, un living con bagno al primo e una camera al secondo. Ambienti distinti come funzioni ma che si svolgono e si aprono l’uno sull’altro in uno spazio continuo che sale a spirale verso l’alto in un alternarsi cromatico di bianco e nero, di tonalità calde e fredde, di legno e metallo ripreso dagli stessi arredi che introducono anche una nota accesa di rosso. Se la pietra che compone i muri è lasciata a vista come le belle travi di legno dei soffitti in un deciso rimando al passato, elementi forti e distintivi del progetto sono quindi la nuova scala che sale ardita e diventa protagonista dello spazio, ne disegna i contorni e il muro in piastrelle di ceramica che ne costituisce il parapetto. Proprio questo muro, pensato come una pelle versatile che si modella sulla struttura e la plasma, arriva ad attraversare i vari ambienti connettendoli e definendo anche spazi funzionali diversi: al piano terra ospita nel sottoscala ampi cassettoni a scomparsa – una soluzione molto razionale ed estremamente funzionale, al primo piano fa da sfondo al divano anche nel contrasto cromatico tra rosso e nero, al secondo definisce con grande naturalezza la testata del letto matrimoniale. La ceramica viene qui usata come leitmotiv e cifra del progetto: grazie al modulo geometrico caratterizza non solo la pavimentazione ma lo stesso rivestimento murario entrando in dialogo con le presenze storiche della casa. E gioca con la luce che entra dalle piccole finestre già esistenti e dalle nuove aperture, volutamente più grandi, disegnando uno spazio ricco di mutevoli contrasti visivi e materici. Lambisce e illumina superfici di volta in volta ruvide, lisce, spigolose, fugate, irregolari o perfette.
Ceramiche Refin, serie Arketipo e serie Velvet Ground
grès porcellanato
22x44,5, 44,5x44,5 (Arketipo); 30x60 (Velvet Ground)
Nero, Beige, Cenere
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): 0,2%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): ≤175mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥35 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme