Progetti
Vacanze sartoriali all’Apfelhotel Torgglerhof di Saltusio
Santino Limonta
Alex Filz
studio noa* network of architecture
RAGNO
2020
Potreste aver lavorato sodo tutto l’anno, aver prenotato una suite per una vacanza sedentaria con tutti i comfort e ritrovarvi tra i filari con un cesto in mano a raccogliere mele e grappoli d’uva o nell’orto a coltivare insalate. Non perché qualcuno vi avrà costretto ma perché l’avrete voluto voi. Perché vi sarete innamorati della vita contadina. All’Apfelhotel Torgglerhof succede anche questo. Non a caso uno dei suoi claim recita: “Maso o Hotel? Entrambi!” L’atmosfera che vi si respira è familiare e coinvolgente. L’ospitalità su misura. Qui a Saltusio la Val Passiria è appena iniziata, i fianchi delle montagne ancora larghi e il fertile fondovalle offre ancora grandi spazi pianeggianti, ideali per meleti e vigneti. Gli avi del nucleo familiare che oggi gestisce il complesso (siamo alla terza generazione) vivevano qui in un antico maso (ora è l’edificio principale) e qui avevano dato vita al loro primo meleto. Con il passare del tempo (e delle generazioni) l’attività è andata via via diversificandosi riservando sempre più spazio all’ospitalità, fino ad arrivare a quella “diffusa” che caratterizza l’offerta odierna di un Apfelhotel in continuo divenire. Ma come si è giunti a questo? Nel 2014 lo studio noa* di Bolzano vinse il concorso per un significativo ampliamento della struttura, un progetto, da realizzare in più fasi pluriennali, che avrebbe coinvolto anche alcuni dei corpi esistenti. Come racconta Barbara Jahn-Rösel nella biografia del progetto scritta per conto dello studio noa*, nel 2016 toccò al vecchio fienile accanto al ristorante ad essere svuotato internamente e riadattato alla produzione di golosità a base di mele al primo piano, a camere per ospiti al secondo. Contemporaneamente venne aperta nel verde la sauna delle mele, primo passo di un ampio programma di riorganizzazione dell’offerta benessere solo recentemente completato. Quella dedicata al wellness è un’area affascinante (letteralmente immersa nella natura) a cui si accede da un portone in legno seminascosto sotto una collina. Fra i molti servizi una piscina interna che spazia anche all’aperto con bordi a sfioro e una vista entusiasmante. In tempi più vicini, nel 2020, sono state costruite invece 18 nuove suite ristrutturando tre corpi indipendenti. Lo stile è moderno ma ispirato al rurale per non turbare il delicato equilibrio stilistico complessivo. Al successo di un progetto così importante ha contribuito anche la ceramica italiana. Per i rivestimenti interni del ristorante e della zona wellness è stato utilizzato il grès porcellanato effetto pietra Stoneway Barge Antica di Ragno in tinta beige. Tutte le aree esterne, piscina compresa, sono state invece rivestite con la finitura Outdoor. In fase di posa i formati 30×60 e 60×60 sono stati opportunamente mixati per ottenere a pavimento un effetto movimento, grazie anche alle sfumature che rimandano ai colori della terra. L’uso accorto dei materiali di rivestimento contribuisce alla compenetrazione tra spazio interno ed esterno e al raccordo progettuale di elementi stilistici teoricamente in contrasto.
Ragno, Stoneway Barge Antica
grès porcellanato
30x60 - 60x60 cm
beige
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme