Inaugurato nel settembre 2021, il polo ricettivo Life Source realizzato alle porte di Bergamo offre in un unico luogo servizi di accoglienza, ristorazione, riabilitazione e benessere. Concretizzando in un edificio il significato del suo nome, ‘sorgente di vita’, il complesso è stato realizzato per ospitare un hotel da 128 camere, tre sale meeting, un ristorante gourmet, un bistrot, una spa e una day surgery in fase di ultimazione che fungerà da supporto alla vicina struttura dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. L’architetto Leonardo Togni, incaricato della progettazione e della direzione lavori, ci spiega che la pianta a T dell’edificio è scaturita dalla volontà di realizzare «un’impronta al suolo contenuta al fine di minimizzare il consumo di territorio» e un orientamento nord-est del fronte principale al fine di garantire le migliori condizioni di affaccio ed esposizione all’energia solare, importante sorgente di luce naturale. Il ruolo di un’altra sorgente di vita per eccellenza, l’acqua, è richiamato all’esterno da due vasche e dalla fontana a cascata che, sgorgando da un aggetto della facciata principale, segnala e scherma l’ingresso nella hall dialogando con il cielo e il parco che si riflettono nei prospetti vetrati.
Il tema Life Source non indica solo le funzioni ospitate ma anche una costruzione pensata per garantire la sostenibilità di tutto il suo ciclo di vita, attraverso soluzioni che gli hanno valso la certificazione Leed Gold per l’attenzione al risparmio energetico e idrico e alla scelta dei materiali impiegati. Le superfici esterne hanno dato in questo senso un grandissimo contributo, trattandosi di facciate continue particolarmente performanti dal punto di vista acustico e termico. «Con un volume pari a 28.000 metri cubi sarebbe stato impensabile utilizzare un altro tipo di facciata», ci spiega Togni. Ai prospetti vetrati, che permettono anche l’ingresso di luce naturale e vedute sulla Città alta e sul colle della Benaglia, si è deciso di abbinare tre fianchi opachi altamente performanti realizzando delle facciate ventilate in gres porcellanato effetto legno «per dialogare con la natura del parco circostante e creare un collegamento anche visivo con il nome della struttura, che proprio su questa facciata riporta la scritta Life Source». Queste facciate sono state realizzate con lastre ad aggancio meccanico a scomparsa Walltech A della collezione Signature di Mirage, in grado di ottimizzare l’isolamento termico e di garantire un contenimento del consumo energetico attestabile intorno al 30%. La stessa azienda è stata scelta anche per la pavimentazione dei più rappresentativi spazi comuni, come la reception e il lounge bar rivestiti con la collezione Jewels in superficie naturale, e gli 800 metri quadri della terrazza panoramica en plein air dell’ultimo piano, dove sono state posate lastre spesse 20 mm della collezione Signature, oltre che per il rivestimento della piscina (collezione Lemmy) e per i bagni delle camere, in cui è stata posata la collezione Glocal.