Progetti

Complesso residenziale Bernini² - Torino

Un nuovo modello di residenza a Torino

Il progetto di Filippo Orlando +Studio Architetti con Mediapolis Engineering interviene su una palazzina di Asnago e Vender creando un dinamico complesso da 28 appartamenti dalle molteplici anime
Autore
Laura Milan
Progettista
Filippo Orlando - Più Studio Architetti
Superfici
KEOPE
Anno di realizzazione
2018

Completato a Torino a febbraio 2018 su progetto di Filippo Orlando +Studio Architetti con Mediapolis Engineering, Bernini2 – la Villa e la Torre s’inserisce in uno strategico lotto all’angolo tra piazza Bernini, lungo l’asse barocco di corso Francia, e corso Tassoni con un nuovo complesso residenziale da 28 appartamenti.
Il progetto interviene su una preziosa preesistenza inserita in un tessuto urbano eterogeneo e di pregio: nell’ambito quartiere Cit Turin, recupera l’unico intervento che ha visto attivi a Torino gli architetti milanesi Mario Asnago e Claudio Vender che, autori nel capoluogo meneghino di molti raffinati edifici residenziali, all’inizio degli anni cinquanta ampliarono e modificarono la villa di gusto liberty costruita per il produttore di cioccolato Gustavo Talmone ai limiti della città di inizio Novecento.
Secondo Filippo Orlando “Bernini2 è un progetto lungo 120 anni. Un progetto frutto della lettura delle trasformazioni precedenti e di ciò che volevamo venisse trasmesso alla contemporaneità. Coniugare due architetture e due epoche è difficile. Farlo con tre diventa un esercizio estremamente impegnativo. Nel salto di scala, dall’orizzontale al verticale, dal basamento alla torre, cambia il lessico architettonico e la scala dei dettagli. Dal rapporto tra pieni e vuoti della quinta razionalista di Asnago e Vender, dal prospetto filante della Torre e dalle sue quinte vetrate che si raccordano con gli edifici anni settanta di corso Tassoni nasce il progetto, per addizione”.
Le necessità imposte dalla particolare conformazione del lotto e dai caratteri dell’edificato circostante, che lungo corso Tassoni è costituito da alti edifici residenziali eretti tra gli anni cinquanta e sessanta, unite alla volontà di preservare il più possibile la preesistenza hanno dato vita a un progetto che, completato da un piano interrato di parcheggi pertinenziali e da un giardino completamente ridisegnato, si compone di due parti distinte messe in dialogo da un basamento che, risvoltando e proponendo i colori e le geometrie di Asnago e Vender, ne diventa elemento unificante.
Da una parte, la Villa mantiene i suoi tratti distintivi (le logge di facciata e il tetto a falde rivestito da scandole di fibrocemento), la piccola scala e la vocazione di “villa urbana” attraverso una riorganizzazione interna che mette insieme appartamenti affacciati sul rinnovato giardino e soluzioni ai piani terra introdotte da giardini privati, accessibili da doppi ingressi e dotate anche di piscine interne e aree per il fitness.
Dall’altra, il raccordo con l’alta cortina edilizia di corso Tassoni e la possibilità di sfruttare la cubatura concessa dal piano regolatore hanno permesso la realizzazione di una slanciata e innovativa Torre i cui appartamenti sono introdotti da un atrio panoramico che dà l’accesso ai 9 piani fuori terra in cui si distribuiscono unità di dimensione diversa (dai bi ai quadrilocali) affacciate su ampi e profondi terrazzi. Agli ultimi livelli attici panoramici si aprono su un intorno che è insieme naturale, in cui spicca il panorama dell’intero arco alpino occidentale, e urbano, uno skyline cittadino in cui emerge il grattacielo del gruppo bancario Intesa San Paolo firmato da Renzo Piano.
La ceramica italiana, utilizzata a finitura delle facciate ventilate, nelle pavimentazioni esterne e negli spazi comuni interni in cui, affiancata alle eleganti boiserie in listelli di legno di noce, contribuisce a rievocare atmosfere vintage, diventa importate elemento distintivo di un’architettura che, frutto anche di una studiata operazione immobiliare, riesce a rinnovare modelli abitativi di qualità ma datati parlando un linguaggio diverso.
Le lastre di grande formato di Ceramiche Keope definiscono le facciate di Villa e Torre: mentre nella Villa richiamano il bianco del marmo Botticino che Asnago e Vender avevano utilizzato per incorniciare le aperture della loro palazzina (modello Code Ivory, formati 60×120 cm e 30×120 cm), nella Torre contribuiscono, con il passaggio al colore grigio (modello Edge Silver, 60×120 cm e 30×120 cm) e affiancandosi ai listelli di legno di cedro, a definire facciate dinamiche e scavate in cui felicemente si perde la gerarchia tra fronti principali e fronti di servizio. Lastre ceramiche sono posate anche negli spazi comuni di Torre e Villa (dove sono affiancate da una riuscita trama bicolore in piastrelle Atlas Concorde, modello Marvel Half Hex Warm Lappato, formato 33×48,3 cm) e nei balconi e camminamenti esterni (collezioni Point nel colore Sand, formato 45×90 cm, Cypro nel colore Grey, formato 40×120 cm e In&Out Percorsi Extra nel colore Pietra di Barge, formato 45×90 cm).

Piastrelle
Ceramiche Keope, Code + Edge + Point + Cypro + In&Out Percorsi Extra
Tipologia
grès porcellanato
Formati
Code 60X120; Edge 75X150; Point 45X90; Cypro 40X120; In&Out Percorsi Extra 45X90
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1 %
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): ≤ 155 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
Certificazioni e premi
NF UPEC
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