Progetti

Residenza privata - Torino

Un classico molto contemporaneo

Un appartamento torinese inventa spazi e volumi rigorosi, che omaggiano l'architettura razionalista e la pittura metafisica. Ma non rinuncia a scelte cromatiche coraggiose e spiazzanti. A cominciare dai bagni
Autore
Laura Ragazzola
Progettista
UdA Architetti - Andrea Marcante, Adelaide Testa
Superfici
VOGUE
Anno di realizzazione
2015

Torino, l’architettura razionalista, De Chirico, una famiglia multi-generazione. Attorno a questi quattro ‘snodi’ ruota il progetto di questo appartamento firmato da Andrea Marcante e Adelaide Testa di UdA Architetti. Siamo infatti a Torino, in un elegante palazzo degli anni Trenta, che si affaccia su quelle magiche prospettive di vie, corsi e porticati, tanto care alla pittura metafisica di De Chirico. Infine, la famiglia, che rappresenta lo speciale committente: riunendo ben tre generazioni – nonno, papà e figlie/nipoti – cercava una casa capace di esprimere ‘il sentire’ di epoche e mentalità differenti.
A tutto hanno pensato i due progettisti. A cominciare dal ridisegno degli spazi. Le stanze, infatti, dovevano per prima cosa rispecchiare il confronto generazionale: così si sono dilatate e ampliate per assicurare il comfort individuale, ma si sono anche chiuse, per garantire a ogni componente familiare la necessaria privacy; e ancora, si sono attrezzate con nuovi e ampi spazi guardaroba, aumentando anche il numero di bagni e locali servizio.
Ma soprattutto il progetto di ristrutturazione ha voluto recuperare quegli elementi originali, pieni di fascino e bellezza, che la casa aveva perduto nel corso del tempo a causa anche dei numerosi rifacimenti. Qualche esempio? Il bel porticato a cassettoni della strada, che si riaffaccia nell’area- ingresso con candide travi per disegnare un nuovo e intimo camminamento domestico. Anche la forma dei portici è ‘ricostruita’ con volumi di gesso, mentre sottili librerie metalliche seguono il perimetro delle pareti, trasformandosi all’occorrenza in leggeri elementi divisori.
E ancora, il prezioso gioco degli stucchi sul soffitto della sala da pranzo, che attira lo sguardo verso il grande lampadario di Gino Sarfatti, al centro della stanza, creando una tensione emotiva che fa da contrappunto al rigore degli arredi. Pochi mobili e oggetti, infatti, punteggiano gli spazi: da un lato pezzi disegnati su misura, dall’altro esempi di design storico e contemporaneo, miscelati con garbo e cura. Come il tavolo di Jean Prouvé, che dialoga con le sedute del giovane designer scandinavo Hee Welling. Perché anche nel progetto d’arredo vince quel corto circuito tra epoche e persone che dà tensione a tutta la casa.
Come nell’uso dei materiali: qui il duo torinese ha voluto proporre un’alternanza materica e cromatica non usuale, che dà carattere agli spazi: moquette e parquet, resina e ceramica.
Come nei bagni per esempio, dove il rivestimento ceramico (serie ‘Trasparenze’ di Ceramica Vogue nel formato di cm 10×20) si adatta perfettamente al taglio contemporaneo dell’intervento architettonico, proponendo colori pastello (dalla fresca tonalità menta si passa al rigoroso tono del tortora) che ne sdrammatizzano l’eccessivo rigore. La scelta del taglio ‘a diamante’, poi, crea un’atmosfera vintage, piena d’intimità. Ma soprattutto diventa l’originale scenografia che inaspettatamente accoglie lavabo e arredi moderni.

Piastrelle
Caramica Vogue, serie Trasparenze
Tipologia
grès porcellanato
Formati
10x20 cm
Colori
TR Menta - TR Tortora
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): 1,5 %
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): GB min.
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): > 40 N/mm2
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
Certificazioni e premi
LEED
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