Progetti

Hotel Habitat - Catania

Un albergo per sentirsi sempre a casa

A Catania, dal restyling di ex opificio per la lavorazione del pesce nasce l'hotel Habitat. Un progetto di accoglienza che ricerca l'autenticità della tradizione siciliana
Autore
Silvia Airoldi
Foto
Alfio Garozzo
Progettista
Marianna Nocifero - Antonio Spera (Habitat Studio)
Superfici
LAMINAM
Anno di realizzazione
2018

Quando le idee si trasformano in realtà. Gli architetti Marianna Nocifero e Antonio Spera di Habitat Studio, coppia nel lavoro e nella vita, hanno concretizzato in un progetto di accoglienza la loro idea di ospitalità, intesa come metafora di un luogo nel quale riconoscersi, sentirsi a casa e liberi. Il loro Hotel, nel centro storico di Catania, si chiama Habitat, in sintonia con il concetto racchiuso nel nome e il pensiero dei quali è frutto. Tutto parte dall’acquisizione di un ex opificio di fine ‘800, dove un tempo si lavorava il pesce azzurro, all’interno di un edificio condominiale. Come prima fase dell’intervento progettuale si sono ricavate 5 camere nella formula del B&B. Un restyling successivo ha trasformato la struttura nell’attuale albergo di 17 stanze, destinato a diventare, una volta acquisito l’intero stabile, un boutique hotel con 26 camere, una bottega, una sala meeting, un ristorante, una sala relax e wellness. Il disegno di Habitat è guidato “dall’incessante ricerca di una perfetta sintesi di profumi, colori ed elementi della memoria legati al passato, e soprattutto dal desiderio di raccontare la Sicilia e le sue tradizioni”, spiega Nocifero. L’intervento ha mantenuto il cortile interno, tipico elemento ‘mediterraneo’ e cuore del progetto, come alcuni elementi dell’edificio storico, quali le volte con stucchi e le cementine dei pavimenti. Il recupero architettonico ha attuato poche azioni sul corpo di fabbrica principale, in muratura portante con corsi di mattoni e liste di pietra lavica, per migliorare le prestazioni termo-acustiche e di isolamento. In linea anche con l’obiettivo di un hotel eco-sostenibile, sviluppato grazie a soluzioni d’illuminazione a led, impianto di controllo domotico e futuri pannelli solari e fotovoltaici per l’acqua e la produzione di energia elettrica. Per la realizzazione, i progettisti hanno ricercato materiali con requisiti di manutenzione agevole e autenticità, acciaio nero, vetri, specchi, lastre in ceramica, legno e resine, preferiti nelle grandi dimensioni senza giunzioni delle superfici. In particolare, “all’interno degli ambienti recuperati, sono stati adottati acciaio nero non trattato e legno, semplici e riconoscibili, accostati e mai sovrapposti agli spazi, per una chiara lettura fra la fabbrica esistente e l’intervento recente” sottolinea Nocifero. La continuità, invece, caratterizza il rivestimento ceramico e si esprime con le superfici Laminam nei due formati 1000x3000mm e 1620x3240mm della collezione I Naturali, che richiamano marmi e pietre, usate nel piano dei mobili delle camere e dei bagni, sui gradini delle scale e per le pareti della doccia. Con texture materiche di alta qualità estetica, le tre finiture scelte puntano a toni cromatici dal grigio al nero: Pietra di Savoia Grigia e Pietra di Savoia Antracite, Emperador Grigio e Nero Greco, con gli spessori 12 mm per i top dei mobili e 5 mm per i rivestimenti verticali. La lastra ceramica di ampio formato “è la scelta più congeniale per le necessità di spazi aperti al pubblico, come quelli di un hotel, poiché resistente agli urti, ai graffi, alle sollecitazioni esterne e soprattutto facile da pulire grazie anche all’assenza di fughe”, commenta Nocifero. Riguardo agli arredi, sono stati progettati su misura e realizzati da artigiani locali. “In alcuni casi oggetti della memoria siciliana si mescolano alla visione contemporanea del progetto ed entrambi si esprimono in modo autentico, ma senza nostalgia” conclude la progettista.

Piastrelle
Laminam, i Naturali
Tipologia
grès porcellanato
Formati
1000x3000 mm / 1620x3240 mm
Colori
Nero Greco, Pietra di Savoia Grigia Bocciardata, Emperador Grigio Spazzolato
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): 0.3
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): da A a B
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): 175 m3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 50
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Certificazioni e premi
LEED
NF UPEC
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