Progetti
Thai Landmark
Donatella Bollani
Amanda Levete Architetcts
FLORIM
2014
L’ideatrice del primo vero Landmark della città di Bangkok è una signora molto famosa; Amanda Levete, premio Stirling per l’architettura, ha lavorato per Richard Rogers prima di entrare nei Future Systems
e successivamente fondare un nuovo studio con il socio Jan Kaplicky.
Il Central Embassy si sviluppa in altezza per trenta piani, appoggiandosi su un ampio basamento a destinazione commerciale per poi svolgersi, come una vera e propria bobina di alluminio – di questo materiale è infatti composto il futuristico involucro – in altezza, per i molti piani che accolgono un albergo sei stelle. L’intero edificio si approvvigiona di luce naturale attraverso due cavedi che lo attraversano verticalmente ma anche aprendosi sui giardini verticali e le terrazze a gradoni interne ideate per le aree comuni dell’hotel.
Ispirandosi a modelli e a texture tipici dell’architettura tradizionale tailandese, la facciata dell’edificio
è composta da moduli tridimensionali che riflettono al contempo la luce del cielo e il movimento
della città, per donare all’intero corpo dell’edificio una iridescenza unica.
Lo sviluppo del progetto e della sua realizzazione si sono confrontati con l’industria delle costruzioni tailandese che a fronte di un’ampia disponibilità di manodopera mantiene costi elevati per lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni tecnologicamente evolute. Il risultato è stato un sapiente accordo tra un complesso processo di design e di cantierizzazione con la competenza e l’artigianalità delle maestranze locali; le soluzioni costruttive più innovative sono state così facilmente condivise e applicate per un risultato finale di elevata qualità architettonica e realizzativa. Gli interni testimoniano dell’attenzione per i dettagli costruttivi e dell’iconicità degli spazi retail – contraddistinti dai volumi plastici delle scale mobili e degli alti interpiano che si affacciano sulle corti centrali – che in un disegno complessivo minimale e moderno, creano un ambiente tranquillo e protetto, in pieno contrasto con la frenesia dei luoghi urbani che circondano l’edificio.
Vere e proprie estensioni di questi luoghi destinati al relax e allo shopping sono i numerosi bar e ristoranti che costellano i diversi piani e che trovano spesso un affaccio sulle terrazze e i giardini verticali collocati lungo tutta l’altezza dell’edificio.
In contrasto con il candore e la luminosità degli spazi del centro commerciale, lo Starbucks Café è stato progettato come un vero e proprio rifugio, ispirato ai colori e all’atmosfera dei magazzini di stoccaggio dei semi della preziosa bevanda. Per ottenere un’immagine somigliante a quella dei vecchi docks, il rivestimento dei pavimenti, dei controsoffitti e per alcune finiture a parete e delle scaffalature d’arredo, è stato scelto il gres porcellanato Selection Oak di Rex. Doghe ad effetto legno, dalle tonalità calde e naturali, che posate a spina di pesce creano un effetto vintage e al contempo confermano la contemporaneità di questo materiale estremamente versatile e resistente, ideale per rispondere ai più elevati livelli di performance dei contract di spazi destinati ad un’elevata frequentazione.
Rex, Selection Oak
grès porcellanato
20x120 cm
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): < 0,1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UA, UHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): < 150 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): > 40 N/mm2 - > 1700 N
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
ECOLABEL
LEED
NF UPEC