Progetti

Geneva Villa - Ginevra (Svizzera)

Sostenibilità minimalista

A Ginevra, nella Svizzera francese, Geneva Villa, titolare di una "menzione 2020" al concorso d'architettura La Ceramica e il Progetto, dimostra come il fattore ecologico e l'attenzione energetica possono diventare protagonisti dell'architettura residenziale contemporanea, contribuendo a innalzarne l'impatto estetico
Autore
Riccardo Bianchi
Foto
Jacopo Mascheroni
Progettista
JM Architecture
Superfici
Multibrand
Anno di realizzazione
2019

“La bellezza della sostenibilità,” ha scritto il famoso architetto Massimo Iosa Ghini, “(…) è una bellezza indescrivibile, ribelle a qualsiasi metodo, ma così chiaramente riconoscibile dove la si vede emergere dal neutro del noise visivo di fondo”. Geneva Villa, progettata da Jacopo Mascheroni fondatore dello studio milanese JM Architecture, è la perfetta illustrazione di questo pensiero. Si tratta di una residenza unifamiliare situata nella quiete di un quartiere verde di Ginevra, sull’emissario del Lago Lemano. Emerge dal contesto paesaggistico con forme semplici, leggere che tuttavia impattano lo sguardo per l’energia espressiva che sprigionano. La struttura si compone di due parallelepipedi tra loro incernierati, ed è modulata in due livelli fuori terra e uno interrato. Le facciate sono tutte differenti, l’involucro, realizzato con maxilastre di Laminam (serie “Collection”, finitura “Nero”, spessore 5+, dimensioni 3000 x 1000) secondo il sistema della facciata ventilata, è nero, per la maggior parte, e bianco: la parte nivea è compatta, solo una finestra e un’introflessione muraria ne allentano la continuità; la parte nera è invece mossa, scavata a creare aggetti e coperture per la vita all’esterno, è animata da fughe diagonali e scandita da sottili cornici e setti bianchi e neri, ora ritmicamente fitti ora più diradati a sottolineare l’espressivo gioco di pieni e di vuoti, questi ultimi affidati ad ampie finestre scorrevoli a triplo vetro estremamente docili alla manovra. Non basta: la pelle dell’edificio è lavorata anche verticalmente mediante una serie di bucature zenitali, dei veri e propri patii di diverse dimensioni, che, rivestiti di bianco, portano aria e luce naturale al piano interrato. “La diversa profondità delle cornici”, spiega Jacopo Mascheroni, che ha alle spalle studi a Milano, Parigi e California e un fecondo tirocinio con l’archistar Richard Meyer e vanta cantieri importanti in Italia e all’estero (bellissima una villa sul Lago di Garda), “è il risultato sia dell’analisi delle ombre al fine di controllare il caldo nei mesi estivi, sia della funzione di ogni spazio esterno”. Parole che riecheggiano certi principi di Le Corbusier, che a Ginevra ha lasciato un capolavoro quale l’Immeuble La Clarté dove tali principi sono bene esemplificati. Grazie a tale concezione la villa può fare a meno dell’impianto di climatizzazione: “il design delle facciate”, precisa l’architetto, “è stato infatti sviluppato per evitare che i raggi solari entrino direttamente negli spazi interni durante la stagione calda, mentre, per garantire la gradevolezza del microclima domestico, la casa è stata dotata di un impianto di ventilazione forzata”. Qui il concetto di sostenibilità non è una parola vuota: la villa, certificata Minergie-P, raggiunge in effetti i più alti standard di efficienza energetica avvalendosi di impianti geotermico e fotovoltaico.
All’interno la distribuzione planimetrica è improntata alla massima semplicità. Il piano terra, che accoglie pure un miniappartamento, è incentrato su un vasto open space, in diretta osmosi visuale con il giardino in virtù delle vetrate scorrevoli: qui si radunano il soggiorno, un’area musica dominata da un elegante pianoforte a coda, la zona pranzo e, divisa da una sottile parete, la cucina attrezzata professionalmente. Il livello superiore, collegato con una scala rivestita in Corian e illuminata da cospicuo lucernario, ospita la zona dell’intimità che consta di quattro camere e una suite, ciascuna con la propria salle de bains pavimentata con piastrelle di Casalgrande Padana serie Pietre Native Basaltina, finitura Pantelleria, e l’accesso alla terrazza. A livello seminterrato s’incontrano invece uno studio con tanto di camera da letto e una zona fitness – tutta con pavimenti in lastre di Casalgrande Padana della collezione Granitoker serie Cemento con finitura Cemento Cassero Bianco – con piscina a cui è integrato un patio ove è posta una vasca Jacuzzi. In effetti, osserva la relazione del progetto, “qui ogni spazio è collegato a un patio privato incassato rivestito con pannelli di alluminio bianco, piantumato alla giapponese, e circondato da parapetti in vetro trasparente al fine di massimizzare la quantità di luce naturale che vi arriva”. Una luce mai protagonista, ma sempre capace di raccontare, animandoli, spazi e volumi. Quanto all’arredamento tutti i mobili, le porte, le cucine sono progettati su misura, mentre per divani, poltrone, sedie, tavoli, console si è ricorsi ai migliori brand del made in Italy, da Poliform a Rimadesio, da Flos a B&B Italia. Nell’insieme un vero modello di eleganza, lusso, essenzialità, emozione e bellezza per un modo di abitare proiettato nel domani .

Piastrelle
Laminam, Collection + Casalgrande Padana, Pietre Native Basaltina, Granitoker Cemento
Tipologia
grès porcellanato
Formati
300x100 cm + 60x120 cm
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): conforme
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
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