Progetti

Radisson Blu Hotel - Lione (Francia)

Quattro stelle aperte su Lione

245 stanze accanto a un bar-ristorante panoramico occupano gli ultimi piani dell'iconica Tour Part-Dieu, "la matita" progettata dagli statunitensi Cossutta & Associates
Autore
Laura Milan
Foto
Mauro Davoli
Superfici
CAESAR
Anno di realizzazione
2016

L’iconica Tour Part-Dieu di Lione, subito battezzata “le crayon” per il corpo cilindrico e la punta piramidale e appuntita che la rendono simile a una grande matita, viene completata nel 1977 a partire da un progetto sviluppato dall’illustre firma dello studio Cossutta & Associates, fondato nel 1973 a New York da Araldo Cossutta. Nato nel 1925 sull’isola di Krk (Jugoslavia, oggi Croazia), Cossutta studia a Belgrado e Parigi prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove si la laurea ad Harvard. Dopo un periodo formativo presso l’atelier parigino di Le Corbusier, nella seconda metà degli anni cinquanta diventa socio dell’appena avviato studio di Ieoh Ming Pei, per cui fino al 1973 è responsabile di importanti commesse.
A cavallo tra brutalismo e postmodernismo, la massiccia torre terziaria nasce a servizio dello sviluppo di un quartiere che, a partire dagli anni settanta, cresce e si trasforma, diventandone simbolo. Voluta da investitori tra cui il Crédit Lyonnais, da cui mutua il suo primo nome Tour du Credit Lyonnais cambiato nell’attuale nel 2008, “le crayon” si posiziona subito al quarto posto tra gli edifici più alti di Francia e, sebbene oggi sia stato affiancato dalla Tour Oxygène (completata nel 2010 su progetto di Arte Charpentier Architectes) e superato dalla Tour Incity (2015, progetto di Valode & Pistre soprannominato “la gomma”, non senza una doppia ironia, per la sua cima tagliata), fronteggia la basilica di Notre-Dame de Fourvière, che domina la città dalla sommità dell’omonima collina appoggiata alle anse del Rodano.
La Tour du Crédit Lyonnais è impostata su una pianta circolare di area pari a 115 mq, si eleva per un’altezza di 164,9 m all’interno della quale si succedono 42 piani, completati da due livelli sotterranei destinati a parcheggio. È sorretta da una struttura di cemento armato, gettato in opera e prefabbricato, che dà sostanza e portanza a un nucleo centrale contenente ascensori, scale e cavedi e, sul perimetro esterno, pilastri radiali. L’involucro è costituito da 3.000 pannelli prefabbricati di cemento color ocra su cui si aprono 2.600 finestre. La caratteristica punta, che si deve a Stéphane du Château, è costituita da un volume piramidale trasparente di vetro e metallo rosso, alto 23 m e impostato su una base quadrata di 32 m di lato, che, nelle dimensioni e proporzioni, è quasi identica alla piramide vetrata che nel 1989 verrà realizzata da Pei sul nuovo ingresso sotterraneo del Museo del Louvre a Parigi.
Il Radisson Blu Hotel, appartenente alla catena basata tra Stati Uniti e Belgio Carlson Rezidor Hotel Group che ha rilevato spazi precedentemente gestiti dal gruppo Le Méridien, occupa gli ultimi dieci piani, collocando la reception, collegata all’ingresso al piano terra, al 32° piano della torre, sopra a 31 livelli destinati ad uffici. L’interno è stato completamente rivisto tra 2014 e 2016 da un progetto di rinnovamento che si è materializzato al termine di un cantiere durato tre anni (l’albergo è stato riaperto l’1 ottobre 2016) ed in cui sono stati investiti 40 milioni di euro.
Le strutture di cui l’hotel dispone si impostano attorno a un alto volume cavo a tutt’altezza e comprendono 245 camere, 11 flessibili sale riunioni, un centro fitness, i relativi locali di servizio e un bar-ristorante panoramico che, al 32° piano della torre, si apre suggestivamente a 360° sulla città. Gallerie-corridoio affacciate verso l’interno permettono l’accesso alle camere tutte illuminate dall’esterno, mentre la parte interna riceve abbondante luce naturale dalla piramide vetrata che chiude la cima. I collegamenti verticali, scale e ascensori, sono posizionati all’interno di volumi indipendenti addossati alla superficie interna del vuoto centrale.
Struttura alberghiera a quattro stelle in pieno centro cittadino, a disposizione dei turisti ma anche, e soprattutto, di chi si reca a Lione per lavoro, richiede interni curati con dettagli ricercati e qualità dei materiali e delle finiture, che il grès porcellanato italiano di Ceramiche Caesar materializza nei bagni a servizio delle camere e in uno dei punti più importanti e delicati, la reception, sulle cui pavimentazioni sono posati elementi ceramici, di colore neutro e con formati differenti.

Piastrelle
Caesar, Gate
Tipologia
grès porcellanato
Formati
15x75 cm, 30x60 cm, 60x60 cm, 60x120 cm
Colori
Downtown
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1%
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): ≤ 145 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 47 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 matt
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
Certificazioni e premi
LEED
ISO 14001
NF UPEC
SASO
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