Progetti

College Descartes - Mons en Baroeul (F)

La scuola che dialoga

Nel College Descartes, riuscito esempio francese di edilizia pubblica, la scelta dei materiali gioca un ruolo chiave nella trasmissione delle funzioni, sia all'esterno che all'interno
Autore
Roberta Chionne
Foto
Jean-Yves Joly
Superfici
CASALGRANDE PADANA
Distributore
Bardaille
Anno di realizzazione
2008

È possibile realizzare una scuola integrata al contesto, colorata, inondata di luce naturale, attenta all’ambiente e funzionale? Il College Descartes, a Mons en Baroeul, dimostra di sì. L’istituto scolastico superiore progettato da Thierry Grislain, dello studio TGMP Architectes et Associés, è il frutto di un concorso organizzato dal Conseil Général du Nord nel 2004, vinto da questo studio di Lille specializzatosi nella progettazione di edifici scolastici per la committenza pubblica, che ha fatto dell’attenzione alla risorsa acqua una delle principali linee di ricerca e di lavoro.
La scuola, che può accogliere circa 400 allievi e occupa un lotto angolare nel cuore di un tessuto urbano eterogeneo, è stata considerata un’occasione per restituire un fronte costruito sulla strada e per realizzare un’integrazione con il contesto. A tale scopo, i progettisti hanno scelto di comunicare la trasmissione del sapere e la volontà di creare integrazione fra scuola e comunità urbana evidenziando, sul prospetto principale, gli spazi destinati alle funzioni più rappresentative: l’ingresso, la biblioteca, la sala culturale e la scala di collegamento fra i vari piani. L’organizzazione della scuola è infatti apertamente denunciata in facciata da materiali diversi e da una scrittura architettonica ritmica che scandisce i vari volumi organizzati intorno al nucleo centrale dell’ingresso e della biblioteca: a sinistra un’ala riservata agli insegnanti e alle sale di materie specialistiche; a destra, un’ala destinata alle aule e in comunicazione con la corte di ricreazione.
Ai mattoni bianchi dei prospetti, volti a definire una sorta di «legante visivo» che permette di identificare l’edificio come un’entità uniforme, si alterna l’inserimento di altri materiali deputati a raccontare «lo spirito» dei vari spazi. Per l’atrio e la grande scala è stato scelto il vetro, garantendo non solo una buona illuminazione naturale, ma anche una permeabilità visiva fra l’esterno e la scuola. Il volume della biblioteca, immaginato come una sorta di «vetrina del sapere» aperta sulla città, è incorniciato da una banda metallica rossa che segnala la presenza della scuola. Delle formelle in terra cotta e un vocabolario architettonico distinto caratterizzano la sala culturale, mentre il mattone nero identifica gli edifici della sala sportiva e ausiliari, e differenzia i locali del piano terra da quelli superiori.
Anche all’interno i materiali giocano un ruolo chiave nella definizione delle funzioni e nella resa grafica del progetto, giocata sul valore «emozionale» dei colori e sulle risonanze visive create dalla geometria di tutti gli elementi: i disegni dei pavimenti, le prese di luce laterali, gli apparecchi illuminanti, le porte, gli arredi. La pavimentazione segnala percorsi e traduce in composizioni visive le intenzioni progettuali, a partire dalla continuità materica e visiva creata fra il marciapiede, considerato un luogo privilegiato per le relazioni con la comunità cittadina, e gli spazi dell’ingresso e della corte interna, rivestiti in grès porcellanato dalla texture ruvida e scura, interrotte in alcuni punti da sottili fasce a finitura liscia e bianca, simili a proiezioni di luce dall’alto. All’interno, dove il grès riveste le zone di transito, gli spazi comuni, le aule e la mensa, la disposizione delle piastrelle non solo contribuisce alla definizione degli spazi ma dialoga con i colori e le forme degli altri elementi progettuali. L’utilizzo creativo di questo materiale, e in particolare delle finiture Meteor e Lavagna della collezione «Pietre Native» di Casalgrande Padana, ha valso al progetto la menzione d’onore per la sezione «Edilizia pubblica» all’VIII edizione del Grand Prix, il concorso internazionale volto a selezionare e premiare realizzazioni che hanno saputo valorizzare le proprietà tecniche e le potenzialità espressive degli elementi in grès porcellanato prodotti dall’omonima azienda.

Piastrelle
Casalgrande Padana, serie Meteor e Lavagna
Tipologia
grès porcellanato
Formati
30x30, 30x60 cm
Colori
Meteor Bianco, Meteor Nero, Meteor Grigio, Lavagna Bianca, Lavagna Nera.
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤0,1%
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): N/mm2 50÷60
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
Certificazioni e premi
LEED
EMAS
ISO 14001
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