Il nuovo mercato di Ponte Milvio

Il Nuovo Mercato di Ponte Milvio a Roma, inaugurato nel maggio 2008, accoglie il tradizionale mercato rionale, fornendo una sistemazione razionale e protetta, anche dal punto di vista viabilistico. Il progetto dell’arch. Francesca Daffinà si pone l’obiettivo di costruire un luogo articolato e pienamente urbano, per valorizzare la socialità offerta dal mercato e per amplificarne le potenzialità. Un’architettura dai caratteri densi, che ricorre a materiali d’aspetto gradevole e abituale, scegliendo il cotto per lo sviluppo dei rivestimenti alle facciate, i materiali ceramici per le pavimentazioni interne alla zona del mercato, il porfido naturale per le pavimentazioni esterne. E nello stesso tempo un’architettura che consenta di cogliere ed accompagnare le attrattive del luogo, prossimo ad un ponte storico sul Tevere, in una zona dalla morfologia urbana storicamente consolidata. Strumento per consolidare le polarità d’interesse alla frequentazione è l’accorpamento delle funzioni nel medesimo complesso: il progetto ruota attorno al mercato situato al piano terreno e la sua definizione in una planimetrica articolata a blocchi ottagonali in cui si alloggiano i banchi di vendita, secondo una geometria che, rinunciando ad una struttura strettamente ortogonale, offre variazioni nei percorsi interni e punti di vista aperti e non rigidi. Nei prospetti stessi si evidenzia la radice ottagonale dello sviluppo planimetrico: le facciate, pur conservando una definizione unitaria attraverso i materiali, si frantumano in una sequenza di pareti ad angolo, come se l’impronta dei blocchi ottagonali interni emergesse all’esterno per coniugarsi con lo spazio pubblico circostante. Nell’edificio si sovrappongono le funzioni. I parcheggi di servizio si trovano al primo livello sotterraneo con posti auto a rotazione; al secondo livello interrato si situano i box privati. Al primo piano, si sviluppa la Galleria commerciale; al secondo si relazionano gli spazi per la ristorazione e le ampie terrazze, che aprono lo sguardo verso la città e forniscono ulteriori spazi d’incontro. La Galleria viene intesa nello stesso concetto aperto e variato che regola l’assetto planimetrico del mercato rionale, prevedendo attività complementari nell’offerta merceologica: il progetto propone la prosecuzione di un chiaro segno urbano, che parte dalla quotidianità di frequentazione del mercato per offrire spazi di vivibilità, in un rapporto continuo fra i volumi dell’architettura e i vuoti “urbani”, terrazze, percorsi, aree a giardino pensile, la fontana centrale, come in una città che si è consolidata nel tempo. Elemento architettonico determinante per costituire l’immagine urbana del complesso consiste nei rivestimenti scelti per le facciate, su una superficie totale di pareti esterne di circa 3000 metri quadri. Unità nel colore, il tono caldo e tipicamente “urbano” del cotto imprunetino; differenza per tessitura e funzioni del materiale. In primo luogo, la parete ventilata per le prestazioni termoenergetiche: le lastre in cotto a finitura liscia di rilevanti dimensioni (30×100 cm, Terra Flat di Palagio Engineering), agganciate alla sottostruttura metallica di supporto, forniscono un tessuto netto e fine. All’opacità della parete ventilata si accostano gli elementi frangisole in cotto (Terra Tube di Palagio Engineering), che sfrangiano l’immagine compatta dei prospetti in una tessitura semitrasparente, ottenendo vivaci chiaroscuri in facciata e una filtrata luminosità per gli interni, componenti di un forte disegno urbano.