Progetti

Villa Ghilardi - San Nazzaro Sesia (No)

Il codice della semplicità

A San Nazzaro Sesia, vicino a Vercelli ma in provincia di Novara, l'architetto Nicola Ghilardi ha realizzato una villa che reinterpreta in modo contemporaneo l'architettura rurale della zona.
Autore
Riccardo Bianchi
Superfici
MONOCIBEC
Anno di realizzazione
2008

Semplicità. È la parola d’ordine e la regola che presiede al progetto di questa villa ideata dall’architetto Nicola Ghilardi vincitrice del 2° premio del “The Quinquennial Tile Award 1st Edition”. La costruzione si trova a San Nazzaro Sesia, un piccolo borgo contadino in provincia di Novara articolatosi nel tempo intorno a una abbazia medievale. Occupa circa 200 metri quadrati di un ampio spazio verde, si compone di tre corpi e si sviluppa su un solo livello. Spiega Nicola Ghilardi, professionista noto in particolare per gli allestimenti di ristoranti, lounge, wine e music bar, e discoteche: “I tre elementi ospitano rispettivamente la zona notte con la camera matrimoniale e una camera doppia ciascuna con il suo servizio, la zona giorno nel blocco centrale, e, nell’ultimo, gli ambienti di loisir, tecnici e di servizio. Una disposizione improntata all’idea di rendere facile l’uso della casa. La scelta di avere unica quota di calpestio è scaturita dalla stessa impostazione. Volevo creare meno ostacoli possibili per i proprietari, ancora giovani ma avviati verso la fase matura della vita, quella purtroppo degli acciacchi”.
Tra di loro in continuità e solo leggermente sfalsati, i tre corpi compongono dunque un complesso che, nella sua linearità formale, nei tetti fortemente sbalzanti, nell’uso di pilastri a formare delle logge aperte, ricorda le architetture rurali della zona. “Il mio intento” dice il progettista, “era costruire qualcosa che si inserisse in modo armonico nel contesto e che, in ogni caso, dichiarasse la propria appartenenza al paesaggio rurale. Sia all’esterno che all’interno. In effetti dentro alla casa sono molti i richiami alla tradizione architettonica del territorio. Il tetto con le travi a vista sbiancate, la prevalenza indiscussa del bianco pur se interrotto da qualche cambio di colore, la parca presenza degli arredi, a loro volta dalle forme estremamente semplici. Naturalmente questa scelta di riprendere, reinterpretandola, la tradizione edilizia del luogo non si riflette minimamente sulla qualità tecnologica del manufatto che è invece assai alta”. Dal punto di vista dell’architettura interna, due sono i punti di forza del progetto di Nicola Ghilardi. Anzitutto il grande camino a doppia faccia nel living. Un elemento di forte impatto scultoreo e visivo: il corpo bianco scavato da nicchie profonde usate per riporre la legna e per custodire oggetti di affezione, la canna ramata che incide verticalmente lo spazio come una citazione simbolica del fuoco, la vivacità delle fiamme mescolate alla luce che penetra dai due fronti, suscitano un’atmosfera calda e accogliente, non distante da quella che i focolari di un tempo sapevano evocare. L’altro fattore di interesse è il pavimento. Il progettista ha scelto un solo materiale, una ceramica strutturata che ha l’aspetto di una pietra scura, vagamente marezzata, proposta in due soli formati, quello di misure maggiori utilizzato unicamente nel soggiorno. Dice Ghilardi: “La mia idea era di rafforzare il senso di continuità che deriva dalla successione complanare degli ambienti. Di sottolineare la fluidità dei percorsi giocando anche sull’orientamento della posa per file sfalsate a 45°. E ancora di produrre un effetto di contrasto con il bianco delle pareti e dei soffitti. Ma perché la ceramica al posto della pietra vera? Perché a parità (quasi) di resa estetica il grès porcellanato strutturato della collezione “Grandi Dimore” di Monocibec – la versione che ho scelto si chiama Mayerling, in un bagno ho però usato anche il colore Rivalta – è assai più resistente, più igroscopica, più facile da manutenere. Inoltre le piastrelle scelte hanno profili vagamente irregolari e poca fuga, il che consente una posa molto semplice”.
E poi c’è il giardino. Anche questo all’insegna della semplicità: 1.600 metri quadrati infulcrati su una piscina e “arredati” con piante e fiori pochi e ben spaziati così da renderli importanti e dare grande respiro al prato. Uno scenario volutamente discreto che lascia irrompere il fascino della vicina abbazia benedettina di San Nazario e Celso, del suo campanile. Un presenza suggestiva, a sua volta di una monacale essenzialità, che le finestre della casa trasformano in vedute d’arte, nella piéce de résistence della peraltro rarefatta decorazione della casa.

Piastrelle
Monocibec, serie Grandi Dimore
Tipologia
grès porcellanato
Formati
33.3x33.3 cm, 50x50 cm
Colori
Mayerling - Rivalta
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,5%
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Certificazioni e premi
LEED
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