Progetti

Centro Medicina Riabilitativa Ferrari - Modena

Architettura e morfogenesi

Un polo d'eccellenza mondiale nel campo della ricerca medica sulle cellule staminali adotta soluzioni ceramiche d'avanguardia.
Autore
Alfredo Zappa
Foto
Alessandro Paderni
Progettista
ZPZ Partners
Contractor
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Superfici
Multibrand
Anno di realizzazione
2008

Nel suo ultimo libro “Che fine ha fatto il futuro”, l’antropologo francese Marc Augé, noto per il suo saggio sui nonluoghi, afferma che oggi i grandi artisti sono gli architetti, perché più di altri lasciano una forte testimonianza di quello che creano: “Sono loro – ha dichiarato in una recente intervista al Corriere della Sera – che elaborano il paesaggio che scoprirebbero i turisti extraterrestri se venissero a visitare il nostro pianeta”. E sicuramente gli extraterrestri rimarrebbero incuriositi, tra tanti manufatti edilizi anonimi, davanti allo strano volume policromo del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”. Un complesso, promosso dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, per ospitare un polo di eccellenza mondiale, nella coltivazione di cellule staminali destinate ai trapianti di tessuti umani.
Nell’elaborare il progetto, lo studio ZPZ Partners ha scelto di rappresentarne i contenuti di innovazione e ricerca attraverso un involucro capace di affrancarsi dalla tradizionale immagine meccanicistica della tecnologia, declinando un interfaccia più amichevole ma non meno sofisticata, più i-pod che hi-tech. Un risultato che potrebbe ricordare il Jetson style di William Hanna e Joseph Barbera, ma in realtà si ispira alla formula matematica della morfogenesi dei tessuti, cioè alla disposizione delle cellule che, attraverso numerose varianti, definisce l’aspetto degli esseri viventi.
Tre piani per un totale di circa tremila metri quadrati, informati da un principio quasi ossessivo di asetticità. Basti pensare che il layout distributivo è stato studiato per assecondare i processi di sterilizzazione. In questo quadro la scelta dei materiali costruttivi e di finitura ha dovuto rispondere a severi requisiti di accettabilità e un indubbio ruolo da protagonista lo ha svolto la ceramica.
Per il rivestimento delle pareti curvilinee a sostegno dell’iconico prisma morfogenetico del Centro sono state adottate lastre di grande formato Lam’Slab colore bianco neve, prodotte da Laminam, posate a regola d’arte grazie al servizio di taglio customizzato fornito dall’azienda. Elementi monolitici di tre metri per uno e soli 3,5 mm di spessore nominale, compreso il rinforzo strutturale in stuoia di fibra di vetro applicato sul retro, che grazie alla loro flessibilità hanno sposato perfettamente le superfici curve, creando un continuum ceramico di elevata finitura architettonica ed eccellente risposta alle sollecitazioni meccaniche.
Per il rivestimento degli ambienti interni del piano terra e dei servizi sono state invece scelte innovative piastrelle antibatteriche Bios in grès porcellanato a tutta massa pienamente vetrificato, prodotte da Casalgrande Padana. Una nuova generazione di pavimenti e rivestimenti frutto di un esclusivo processo produttivo. Durante le fasi di lavorazione, il materiale ceramico viene infatti additivato con particelle di natura minerale, che generano una reazione antibatterica estremamente efficace. L’azione rimane inalterata nel tempo e non ha bisogno della luce per attivarsi, mentre in presenza di umidità, tradizionale terreno fertile per lo sviluppo della flora batterica, vede addirittura amplificare i propri effetti benefici. Il prodotto, protetto da brevetto, dopo essere stato sottoposto a severe prove di laboratorio documentate e certificate dal Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Modena, è risultato altamente efficace, in quanto capace di abbattere del 99,9% i principali ceppi batterici presenti negli ambienti confinati.
Il progetto per il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” rappresenta in sintesi un lavoro sofisticato, difficile e rappresentativo, così come un banco di prova e una referenza di assoluto prestigio per la ceramica italiana.

Piastrelle
Casalgrande Padana e Laminam
Tipologia
grès porcellanato
Formati
vari formati
Caratteristiche
Casalgrande Padana, Linea Granitogrès, serie Bios.
Colori: bianco A, bianco assoluto, grigio cenere e nero
Grès porcellanato a tutta massa pienamente vetrificato, formati 15x60 cm e 30x60 cm, finitura superficiale rettificata

Laminam, Lam'Slab. Formato 300x100 cm, colore bianco neve.
Lastre fornite con taglio customizzato, nella versione Lam'S dotata di rinforzo strutturale di materiale inerte, composto da stuoia in fibra di vetro applicata sul retro con apposito collante.
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