Il valore assoluto della ceramica italiana | di Andrea Serri

Quasi sempre, scegliendo un prodotto, si ottiene il massimo per alcuni parametri prestazionali e valori più limitati su altri. Raramente ci sono oggetti che hanno performance tecniche ai più alti livelli per tutte le caratteristiche che li riguardano. La ceramica appartiene a questo secondo gruppo perché, soprattutto quando è italiana, è in grado di ottenere i migliori risultati rispetto a tutti i materiali concorrenti destinabili a rivestire superfici.

La durezza della ceramica presenta livelli di resistenza al calpestio ed all’abrasione ai vertici della classifica, un aspetto che ha ricadute dirette sulla durata d’uso del materiale, che non richiede levigature né sconta segni dell’invecchiamento dovuti appunto all’uso. Maggiore tempo di sostituzione per la ceramica equivale ad un impatto ambientale più ridotto, come conferma anche l’analisi comparativa sul ciclo di vita (LCA) realizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia.

Resistenza al fuoco, agli sbalzi termici ed al gelo, sono altre caratteristiche peculiari della ceramica che la rendono sicura nei luoghi ove questa è posata, in grado di essere esposta alla luce solare senza subire modifiche, resiste anche alle temperature più basse. Se poi si considera anche la possibilità di resistere all’attacco chimico, ecco che la ceramica – in modo diverso da altri materiali – può venire usata in contesti anche estremi, come le facciate esterne degli edifici soggette a smog ed altri fattori inquinanti.

La qualità indoor è un fattore di sostenibilità ambientale considerato sempre più importante dai consumatori di tutto il mondo. Un ambito nel quale la ceramica è in grado di esprimersi al meglio, essendo il materiale che per inerzia, salubrità e facilità di pulizia rappresenta quanto di meglio esista. Peculiarità che nascono dalla natura stessa del materiale, non da altri fattori o situazioni accessorie o collaterali.

La ceramica italiana non solo riassume tutte queste caratteristiche tipiche del prodotto, ma grazie ad una dotazione tecnologica ed impiantistica di prim’ordine è in grado di raggiungere livelli di sostenibilità ambientale – di processo e di prodotto – che sono ai vertici mondiali.

 

Novembre 2018