Quei byte che corrono sulla lastra ceramica | di Andrea Serri

Stiamo andando verso un mondo in cui la manifattura ceramica sarà al centro di una nuvola di dati?  Ad osservare con attenzione cosa sta succedendo sembra proprio questo il percorso, destinato a modificare in profondità anche il modo di fare business. I data man o woman rilevanti per la ceramica sono un po’ ovunque.  Li troviamo nelle grandi aziende che operano nella fornitura di tecnologie sugli standard di Industria 4.0, che stanno attrezzando competenze – ed in alcuni casi appositi dipartimenti aziendali – per la raccolta, gestione ed analisi di questi dati. Le stesse aziende produttrici di lastre e rivestimenti ceramici, sempre più consapevoli dei vantaggi anche economici derivanti dalla gestione dei dati, impiegano dipendenti in queste mansioni. E questa parte del mondo, che in termini informatici potremmo chiamare SQL, è la prima parte della luna che s’impone l’obiettivo di conoscere ed utilizzare al meglio i dati di fonte aziendale.

La seconda metà del cielo, altrettanto importante, è quella esterna alle aziende manifatturiere, in grado di osservare le dinamiche dei mercati a cui guarda la ceramica italiana, letti attraverso i comportamenti di soggetti diversi che spaziano dal rivenditore, al progettista, dal consumatore finale ai siti di e-commerce elettronici. Qui la base dati attinge a piene mani dal mondo del social network ma non solo, consente di conoscere i percorsi e le modalità di acquisto, le preferenze espresse, le fonti di ispirazione. La potremmo definire No SQL perché ha a che fare con contenuti informativi non espressi con numeri, ma con immagini, post testuali ed altre variabili non numeriche. Cogliere la preferenza espressa osservando la bacheca Pinterest di una consumatrice americana o individuare, dalla gallery dei progetti, la maggior attitudine a sviluppare edifici residenziali da parte di un architetto francese, è un fattore di straordinaria importanza per leggere ed anticipare il mercato.

E’ uno scenario nuovo quello che si sta aprendo. Alle vecchie informazioni che accompagnavano il prodotto – come il piccolo bugiardino contenuto nelle scatole di mattonelle – si stanno sostituendo i big data e data lake che aiuteranno, fin dalla fase progettuale, a realizzare materiali e prodotti ancor più performanti e vicini alle esigenze del cliente. I byte stanno correndo veloci sulla superficie ceramica, la rivoluzione prossima ventura si sta avvicinando….

 

Ottobre 2018