Progetti
Intreccio di passato e modernità
Silvia Airoldi
Giacomo Pizzardi
BLUSTYLE
2016
Un viaggio per perdersi nella bellezza. Allora, Spello è una destinazione che non può deludere per il suo concentrato di storia, arte e natura, saperi artigianali e molto ancora. Il borgo, in provincia di Perugia, è una ‘cartolina’ di case-torri rosa immerse nel paesaggio verde-argento degli oliveti, alle pendici del Monte Subasio. Avventurarsi fra le viuzze del centro storico della ‘splendidissima colonia Julia’, così i Romani definirono Spello, è l’occasione per scoprire ‘La bottega degli Intrecci’. Nell’atelier, appartenente a una famiglia di artigiani della tessitura, il passato riecheggia in modo sapiente e in sintonia con la funzionalità d’uso, grazie al progetto di Giacomo Pizzardi. L’ingegnere ha restaurato un antico locale di 40 m2, un tempo occupato da una tipografia, con l’obiettivo di realizzare una bottega raffinata e ‘senza tempo’, in armonia con il tipico contesto locale e per valorizzarne i prodotti, tessuti con le tecniche della tradizione. L’intervento vuole “recuperare i valori tipologici ed architettonici dello spazio, esaltare la qualità dei materiali, offrire continuità visiva fra interno ed esterno oltre a garantire un layout distributivo di massima fruibilità. Fa, poi, i conti con un budget limitato”, spiega il progettista. Lo stato iniziale del locale presentava incongruità recenti che avevano nascosto l’impianto originale: anonime graniglie avevano preso il posto degli antichi pavimenti in cotto mentre le travi in legno e le pianelle in cotto del solaio erano state ricoperte da una pesante pittura scura, e l’arco in mattoni interamente intonacato. Il progettista ha creato nel volume un unico open space, eliminando alcuni elementi dell’edificio originario con modifiche agli impianti e ai servizi; ha, quindi, ripensato l’organizzazione degli interni, ottimizzata in funzione delle varie attività del negozio. Le parti architettoniche di pregio hanno subito un grande lavoro di restauro: i solai a vista sono stati sabbiati e trattati con velature protettive, l’arco è stato ripulito dell’intonaco per rendere visibili i vecchi mattoni, le pareti hanno ripreso le tinte della tradizione. Per il pavimento serviva una scelta estetica e pratica allo stesso tempo: un materiale che richiamasse il cotto fatto a mano umbro e le qualità funzionali, di resistenza e facile manutenzione, necessarie in uno spazio aperto al pubblico. ll grès porcellanato di Blustyle by Cotto d’Este, collezione Toscana e colore Capalbio, che evoca nella texture e nella cromia ocra melograno le superfici realizzate dalle antiche fornaci e riproduce i toni delle piastrelle rinascimentali, reinterpreta il rivestimento a terra, sostituendo le meno tipiche graniglie. Le piastrelle smaltate, 15×30 cm, scelgono la posa a spina di pesce secondo la tradizione rurale umbra, contribuendo visivamente ad accentuare la continuità spaziale. Coerente con il restauro è il tocco speciale delle luci al soffitto: vecchie lanterne in ferro battuto e ceramica, usate per l’illuminazione pubblica del centro storico, recuperate ad hoc.
Blustyle by Cotto d'Este, Toscana
grès porcellanato
15x30 cm
Capalbio
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): 0,05 %
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): GLA-GHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): PEI 5
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 50 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R 9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme